Sabbioncello, o Pelješac, se si parla croato, è una piccolissima penisola della Dalmazia meridionale, che si situa nel territorio raguseo-narrentano. La storia del nome è molto interessante. Infatti, i Greci la chiamavano Hyllis, mentre nel periodo del Medioevo, quindi fino a circa metà dell’anno mille, questo pezzo di terra bagnato dal mare veniva chiamato con il nome di Punta o Ratanea. Il nome attuale, entrato in vigore di recente, risale al 1334, quando in un archivio della città di Ragusa si legge che la penisola veniva chiamata Sabbioncello. Tuttavia, rimane difficile risalire all’etimologia del nome della penisola. Il nome originale, Pelješac, sembra derivare dal nome di una collina situata la città di Orebic, chiamata, appunto, Pelisac. Come si è detto, la denominazione moderna è molto recente e la storia del nome della penisola è tanto frastagliata dal passare del tempo, quanto il territorio stesso.
Sommario
Pelješac è una penisola
La penisola non è molto grande. Infatti, l’area è di soli 342 chilometri quadrati e la popolazione si aggira intorno aglii 8000 abitanti. Grazie alla sua struttura geografica, questo territorio è un punto di vacanza molto ambito, sia per gli amanti del mare, sia per chi adora fare escursioni in montagna ed esplorare nuovi territori. Come mai? Semplice, la penisola mostra un profilo montano abbastanza interessante, con vette che raggiungono anche i 950 metri sul livello del mare.
Per gli italiani, si può tranquillamente affermare che Sabbioncello assomiglia in buona parte all’isola d’Elba. La penisola è piena di baie di diverse dimensioni, che offrono una bellissima esperienza di mare e sole a tutti i turisti. Inoltre, alcuni canali dividono la penisola dalle isole di Curzola e Meleda, anche queste mete turistiche importanti per viaggiatori di tutto il mondo. Se pensate di andare in vacanza in Croazia, non fatevi mancare questo paradiso: tanto divertimento, una storia affascinante e persone cordiali.
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Storia di Pelješac
Non solo il divertimento spinge le persone a venire sulla penisola di Sabbioncello. Anche la storia ha fatto il suo corso e ha lasciato tracce importanti di vite e racconti, per le persone che passeranno in futuro per questo pezzo di terra. Infatti, esplorando la zona si può venire a conoscenza dell’esistenza del muro di Ston. Il muro di Ston è una grandissima fortificazione che era stata costruita tutta attorno al repubblica di Ragusa, per difenderla dalla invasioni nemiche. Al giorno d’oggi, i resti sono ben visibili e le mura circondano la maggior parte della penisola.
Si tratta del secondo muro più grande d’Europa: un monumento importante di cui pochi sembrano essere a conoscenza. Ma come è decaduta la repubblica di Ragusa? Nel 1806, l’impero francese occupò la regione, prendendola con la forza e abolendo qualsiasi costituzione propria da parte della penisola. Ben presto, tutto il territorio passò sotto il dominio francese e, nel 1815 fu donato all’impero austriaco. Dal 1918, la penisola ha fatto parte, fino al 1999 di quello stato che oggi viene ricordato con il nome di ex Jugoslavia. In seguito alla guerra dei Balcani e alla suddivisione della Jugoslavia in tanti stati indipendenti, la penisola di Sabbioncello è stata assegnata alla Croazia.
La penisola, oltre che ad essere connessa naturalmente con il resto della Croazia, verrà collegata al resto dello stato da un ponte. Il progetto, chiamato Pelješac Bridge, fa parte della visione più ampia di creare un unico collegamento per tutte le isolette della Croazia, oggi spesso separate dalle acque del mare e raggiungibili solamente via nave. Purtroppo, alcuni conflitti sociali e politici con il territorio della Bosnia, ha ritardato la partenza dei lavori, che sono stati rimandati fino a quando non saranno stipulati accordi ufficiali per una condivisione pacifica dello spazio naturale.
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